Un solo motore o meglio 2 motori? Come fare la migliore scelta tra monomotore e bimotore

di | 4 Agosto 2015

Bimotore_honda_barchemania_nauticabellandi_ranierishadow30 Monomotore_Honda150_barchemania_nauticabellandi_antares750La questione come sempre va trattata.

Escluse le medie e grandi unità ( sopra i 10 metri circa), per cui è normalmente il cantiere a decidere come motorizzare la barca, nelle misure tra i 6, 5 ed i 10 metri potresti trovarti nella condizione di scegliere se avere un unico motore con una giusta potenza, oppure dividere la potenza su due motori separati.

Normalmente questa opzione ti viene data su barche che sono progettate per montare i motori fuoribordo, cioè quelli fissatti alla poppa e non dentro il vano motori.

I temi in questione da affrontare sono diversi e vado a descriverli punto per punto al fine di rendere più chiaro l’approccio che a mio parere dovresti avere nella fase di decisione  tra monomotore e bimotore

I punti sono:

  1. Confronto delle potenze tra bimotore e monomotore: gli aspetti tecnici
  2. Che tipo di navigazione vuoi fare: come pensi di voler utilizzare la tua barca.
  3. I costi di gestione delle due diverse soluzioni

Tutto quello che scrivo è il frutto di 30 anni di esperienza nel settore.

Adesso siamo pronti per iniziare la breve analisi.

1  CONFRONTO POTENZA E ASPETTI TECNICI

  • I cavalli non sono divisibili in modo perfetto, nel senso che se installo 2 motori da 150 cavalli o uno da 300 non avrò lo stesso identico risultato.
    Infatti oltre alla forza positiva, cioè quella di spinta, devi tener presente anche quella negativa, cioè l’attrito e la dispersione della potenza in acqua.
  • Normalmente si considera un confronto corretto quando alle versioni bimotore tolgo un 20% circa dalla somma dei cavalli.
    Per restare sull’esempio di prima una bimotorizzazione di due da 150 cavalli è simile ad un monomotore da 250.
  • Oltre ad avere due motori, devo considerare appunto che le eliche spingono ma i piedi dei motori dove sono installate fanno anche un attrito.
  • Alcune barche sono studiate per navigare con 2 motori sulla poppa e quindi il cantiere ha progettato la poppa ed il bilanciamento della carena per navigare bene con i 2 motori. Se installi un motore ed il cantiere non lo sconsiglia, è comunque una buona soluzione ma non la ottimale. La cosa vale anche al contrario.
  • In fase di planata, in pratica quando affondi il gas per lanciare la barca sulla superficie dell’acqua, la doppia motorizzazione ha tendenzialmente più grip e quindi una presa migliore. Potresti infatti avere la percezione di una migliore accelerazione.
  • In navigazione con i due motori puoi utilizzare il trim, cioè la regolazione dell’assetto dei motori, come se fossero dei flaps.
    In pratica se hai un carico tra persone e cose che in quel momento è sbilanciato da una parte, puoi correggere l’assetto alzando o abbassando i motori in modo differente, al fine di contrastare il peso sbilanciato.
  • Le virate con il monomotore sono tendenzialmente più strette e quindi avrai la sensazione di condurre una barca più reattiva.
    Infatti, il fatto di avere un unico motore ha come risultato che in virate ( curve)  strette non ho nulla che porta via acqua all’elica, cosa che invece accade con i bimotore per via del motore esterno, alla virata stessa.

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2  CHE TIPO DI NAVIGAZIONE VUOI FARE

  • Argomento strettamente legato alla sicurezza in mare.
    In questo caso se ti allontani molto dalla costa e vuoi avere il massimo della sicurezza, inutile dirti che 2 sono meglio di uno.
    Non commettere l’errore però che molti fanno, cioè pensare che se ho due motori vado sempre.Infatti la maggior parte delle rotture in mare sono causate da scarsa manutenzione e acqua nel carburante, in questo caso i due motori restano la salvezza certa solo sulla carta.
  • Se fai navigazione da diporto, in pratica quella turistica vicino alla costa, ed utilizzi la barca per rilassarti e fare passeggiate o battute di pesca non molto distanti dalla costa, allora forse il fatto d’avere due motori è anche una cosa in più. Qui la soggettività la fa da padrone.
  • Se navighi in zone con bassi fondali e comunque in zone dove spesso devi alzare i piedi dei motori, doverne gestire uno solo è cosa buona.

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3   I COSTI DI GESTIONE

  • Qui non vorrei cadere in banali considerazione ma è ovvio che 2 hanno un costo doppio, o quasi.
    Infatti fare 2 tagliandi e 2 manutenzioni costa ovviamente di più oltre che potenzialmente come disse Henry Ford: ” Quello che non c’è non si rompe”.
  • Il costo d’acquisto è circa un 20-30% in più comprando la doppia motorizzazione così anche l’installazione.
  • Per i consumi, anche qui la regola del 20-30% , è un’indicazione che rispecchia il vero nella maggioranza dei casi.

 

Per concludere, spero di averti dato degli spunti interessanti su cui riflettere. Tempo fa ho scritto un articolo in cui do delle indicazioni su come bisognerebbe affrontare l’acquisto di una nuova barca:
Le 7 cose da evitare quando cerchi la nuova barca

Come nell’articolo sopra citato parti da un punto di vista diverso, non cosa è universalmente meglio, che tra l’altro non può esistere una risposta giusta, ma cosa è meglio per te.

Alcuni punti su cui potresti fare una piccola e veloce riflessione:

  • Vuoi stare attento ai costi di gestione = monomotore
  • Vuoi avere il massimo della sicurezza e non ti pesano i costi maggiori = bimotore
  • Vuoi fare traversate in alto mare = bimotore
  • Vuoi avere una barca che resti  leggera = monomotore
  • Vuoi una barca molto semplice da guidare per poter far provare la guida anche a chi non è mai andato in barca = monomotore

 

Se alcune terminologie ti sono poco chiare riguardo alla tipologia di motori, ti invito a vedere il video che ho realizzato tempo fa in cui mostro le differenze:

 

Ti auguro una Buona estate

Buon vento

 

Oscar Bellandi

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13 pensieri su “Un solo motore o meglio 2 motori? Come fare la migliore scelta tra monomotore e bimotore

  1. Marco-155

    Esauriente come sempre. Anche in questo caso induci a riflettere bene su qual’è la “tipologia” di diportista che si vuole essere per fare la scelta più idonea. Sicurezza e costi, in questo caso prevalgono sull’aspetto tecnico e, a mio avviso, la prima ovviamente prevale sulle altre ma è strettamente legata alla seconda per i maggiori costi di manutenzione connessi. Aggiungerei che anche i consumi raddoppiati, mi sembra, debbano essere presi in considerazione in rapporto al tipo di utilizzo.
    Buon vento

    Rispondi
  2. DANTE

    Oscar, sono Dante da Chioggia, leggo e seguo sempre tutte le tue mail e rubriche e tal proposito ti chiedo se puoi parlare dello specchio di poppa, inteso come spessore della vetroresina, nella mia barca un Walk Around di un cantiere artigianale, stampato da Stil Plast, dove stampano anche le barche a vela Solaris in quel di Castiglione di Cervia, lo specchio di poppa della mia ha uno spessore di 4-5 cm, mentre e da qui nasce la domanda, un conoscente che ha restaurato una Zaniboni Nimbus del 1979, mi ha fatto vedere le foto dello specchio di poppa di quella barca che monta un entrofuoribordo e lo spessore è nettamente maggiore, secondo le tue conoscenze dipende dalla motorizzazione o dal fatto che 35 anni fa le barche erano più robuste …. Inoltre ho notato che non sempre dietro un marchio blasonato, come Sessa, ci sia uno stampo di vetroresina robusto, quando dai i classici colpi sulle murate e davanti sulla ruota di prua senti delle differenze rispetto ad altre che costano anche meno ….
    Con ciò non voglio dire che la barca artigianale è meglio di quella di marca, mi sono accorto che in Sicilia ci sono tanti cantieri artigianali che stampano barche in un garage e/o sotto una tettoia e la qualità è appena sufficiente …
    Grazie e ciao, Dante

    Rispondi
    1. oscar bellandi Autore articolo

      Ciao Dante,
      lo spessoramento dello specchio di poppa dovrebbe essere calcolato dal cantiere costruttore in fase di progettazione.

      Non tutti i cantieri fanno calcoli precisi ma dovrebbero attenersi alle responsabilità di legge.

      Un tempo, le barche pesavano molto di più, così anche le auto e le motociclette, ma questo non vuol dire che andassero meglio di ora.
      Materiali, sistemi di assemblaggio e composti chimici, hanno negli ultimi anni stravolto molti concetti del passato.
      Ogni mezzo ha una sua storia ed un suo progetto, Impossibile generalizzare.

      Posso dirti che ho visto e sistemato barche di cantieri sia italiani che stranieri anche di fama internazionale, ma che avevano difetti di realizzazione ed altri di progettazione, così allo stesso modo è accaduto con cantieri artigianali più o meno famosi.

      Che in Italia si possa ancora nel 2015 produrre un’imbarcazione, facendo semplicemente un’autocertificazione, è una cosa che anch’io capisco poco, ed infatti tramite UCINA che è la nostra confindustria, abbiamo iniziato un progetto di regolamentazione che spero possa diventare legge entro poco tempo, al fine di tutelare gli appassionati e la serietà dell’intero comparto.

      Ti ringrazio per il commento e continua a seguirci.

      Buon Vento

      Rispondi
  3. fame

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  4. andrea

    buongiorno,vorrei chiedere una cosa.sono appena passato da una barca di 6 metri con fuoribordo ad un 8
    metri con entrofuoribordo monomotore.a regime minimo non riesco a fare andare dritta la barca,tende
    ad andare a dx e sx,devo continuamente correggere di timone.da cosa puo’ dipendere?grazie per la cortesia

    Rispondi
    1. oscar bellandi Autore articolo

      Buongiorno Andrea,
      dipende dalla barca.
      Tecnicamente incidono:
      Peso, forma e misura opera viva, tipo di piede, baricentro e centro di carena.
      Forse dimentico qualcosa ma in sostanza, ci puoi fare ben poco senza fare interventi invasivi, che potrebbero compromettere la navigazione in sicurezza.

      Buon vento

      Rispondi
  5. Andrea

    Ringrazio per la gentilezza nella risposta per completare le informazioni ho un Monterey 262 con piede Alpha One

    Rispondi
  6. cesare

    salve le scrivo per un suggerimento .
    ho 2 yanmar 315 e il motore SX consuma un buon 30% in piu del motore DX a parita di giri . .
    potebbe avere una idea di quale possa esser il problema?
    grazie saluti
    C.

    Rispondi
    1. oscar bellandi Autore articolo

      Ci sono moltissimi fattori che potrebbero incidere… moltissimi.
      Così, senza avere dettagli, posso pensare agli assi d’elica, sempre che siano motori in linea d’asse.
      In questo caso se uno funziona male, siccome non ha fatto la corretta manutenzione, potrebbe consumare di più.

      Altro non saprei cosa dire

      Buon Vento

      Rispondi
  7. Raffaele

    Salve, sono indeciso tra una Rio 700 cruiser monomotore ed una 750 cruiser 750 bimotore, io dovró percorrere circa 65 mn, tipo da Pozzuoli arrivare a Ponza, quale mi consiglia per questa crociera?
    Grazie in anticipo per la risposta

    Rispondi
    1. oscar bellandi Autore articolo

      Buongiorno,
      a parità di condizioni, 2 motori sono meglio di uno per la sicurezza, il problema è che non si avranno mai parità di condizioni su barche usate.
      Per esempio, se la barca con 2 motori ha i tagliandi annuali fatti a parole, ma non una pezza giustificativa (fattura o simili) oppure fatti saltuariamente, allora in quei casi meglio monomotore con la corretta manutenzione ed i tagliandi annuali fatti.
      Con le barche purtroppo siamo abituati a vedere molti armatori che trascurano le barche.
      Poi valuta il lato emotivo personale.
      Se sei una persona che ha bisogno di due motori per sentirsi sereno, allora meglio 2.
      A te la scelta.
      Buon Vento

      Rispondi

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