Non voglio in alcun modo iniziare ad analizzare la questione sotto un profilo emotivo, politico o spirituale, ma solo da ciò che so riguardo agli Yachts ed i costi di gestione legati ad essi.
Spetterà poi a te farti una tua idea, prendere posizione o semplicemente verificare o ampliare quanto già sapevi.
Il sequestro ha un costo enorme per il sequestrante e non per il soggetto a cui è stato sottratto.
Il sequestrante (l’Italia) prima non doveva in alcun modo spendere soldi e risorse per una cosa che non era in suo possesso, dopo questa azione si, ed il “soggetto” questa volta è lo Stato italiano, per gli Yachts presenti nelle proprie acque.
Giusto anche per fare ulteriore chiarezza:
In questo caso si deve parlare di congelamento e non di sequestro o pignoramento siccome sono argomenti molto diversi tra loro sotto l’aspetto giuridico.
Voglio cercare di spiegarmi meglio con un esempio:
Immagina di voler congelare la tua polizza assicurativa, negli ultimi anni per i motociclisti è pratica consolidata.
Congelando, non scade il contratto assicurativo ma non puoi sfruttarlo e quindi non sei coperto per il periodo sospeso, e quindi non sei assicurato.
Se ti congelassero l’auto o mettessero il fermo per questioni amministrative, sarai tenuto a sostenere in ogni caso la gestione, magari pagando l’affitto di un box auto ma non potrai usare l’auto.
La normativa pubblicata in Gazzetta Ufficiale la trovi qui.
Nel caso specifico degli Yachts di alcune persone legate al presidente russo, è un po’ più complesso.
punto 1) la barca è in un porto
punto 2) la barca è in un paese straniero
punto 3) la barca ha bisogno di un equipaggio imbarcato
punto 4) in parallelo alla normativa applicata per congelare gli Yachts vi è anche l’impossibilità da parte degli armatori di inviare denaro dalla Russia per pagare le spese, dagli stipendi al posto barca. Inoltre sono congelati in molti paesi anche i loro conti correnti non presenti in Russia.
La questione è in continuo divenire, per cui potremmo vedere altre interpretazioni, soluzioni delle varie questioni, nelle prossime settimane.
Per capire meglio di che importi si sta parlando, Iniziamo facendo i conti del costo ipotetico di uno Yacht di 60 metri in Liguria.
Stazionamento (posto barca) che lo ipotizziamo in porto, questo ha un costo di € 500,00 +/- 15% al giorno
Utenze, corrente per la maggiore, ma anche acqua, fanno quasi raddoppiare il costo dello stazionamento siccome si ipotizzano circa € 400,00 +/- 20% sempre al giorno.
Poi abbiamo un equipaggio che su uno yacht di queste dimensioni comporta, un comandante, un tecnico macchinista e 4 persone dedicate alla cura e gestione degli interni ed esterni.
Di media, sommando tutti gli stipendi lordi, avremo un costo di circa € 40.000,00 al mese per le 6 persone necessari quando lo Yacht è fermo in porto
Concludendo il calcolo di ipotesi di costo, stiamo parlando di una Barca di Lusso che ha un costo mensile, se sta ferma di € 40.000,00 (stipendi) + Posto barca € 15.000,00 (porto 500 al giorno) + € 12.000,00 (utenze varie) = € 67.000,00
Certamente una Nazione si può permettere di gestire la cosa, ma andrà ad accollarsi un costo di circa € 800.000,00 annuo che prima non aveva.
Se l’uomo ricco di turno, lo fa rientrare nelle spese del suo tenore di vita, in quanto quello che riceve dalla comunità è di essere un riconosciuto come uomo potente, lo Stato non ha nessun vantaggio, ma solo dei costi.
La legge che permette il sequestro è quella norma, specificatamente il Decreto Legge 109
Norma scritta principalmente per esempio per bloccare i beni dei terroristi, nel 2007
Qualsiasi altra cosa sequestrata però crea normalmente dei costi minimi per lo Stato, ma non è così per gli Yachts.
Facciamo degli esempi:
Case e immobili in genere: possono maturare dei piccoli costi in proporzione, per le manutenzioni al fine del mantenimento ed i controlli delle vigilanze, ma probabilmente non servirà del personale fisso.
Auto di lusso, Aerei o altri veicoli: parcheggi, hangar avranno un costo di sicuro, ma molto contenuto in proporzione al valore del bene sequestrato.
Le barche combattono ogni giorno per la loro sopravvivenza, e se gli venisse a mancare la corretta manutenzione, finiranno negli anni per cedere alla forza degli elementi.
Non può esserti non venuta l’idea, cioè di fare fruttare il bene, in pratica di metterlo a reddito.
Il congelamento dei beni permette di poter godere degli introiti eventuali ricavati, ma il problema è che non si parla di una “stanza d’albergo”, bensì di una grande e lussuosa barca che di norma attira una cerchia limitatissima di persone che possono permettersi di poter spendere dai 500.000,00 euro la settimana.
Per cui non credo che il Demanio Statale sia in grado di creare velocemente una lussuosa agenzia di charter nautico, oltre a dover pensare di non danneggiare lo Yacht.
La conclusione quindi è che chi paga è nel nostro caso lo Stato Italiano e chi ci guadagna nessuno.
Allora perché?
Forse tra le motivazioni, vi è quella che non si voglia vedere nessun miliardario legato all’attuale presidente Russo, che si gode le sue lussuose proprietà in giro per il mondo
Non posso non concludere che mi auguro personalmente che la guerra possa finire il prima possibile, in prima cosa per il costo in termini di vite umane.
Sospensione della clausola della Nazione più Favorita – WTO
Buon Vento
Oscar Bellandi
A mio avviso è una fesseria farsi carico del bene sequestrato. Non conosco il quadro legislativo, ma un sequestro è una azione cautelativa nei confronti del sequestrato, dunque mi aspetto che sia solo concedibile o meno ai proprietari l’accesso per una manutenzione concordata, ma non l’uso. Dunque la sera in ogni caso il bene va abbandonato. In sostanza si deve poter pretendere lo stazionamento senza oneri per lo stato. Al massimo la rinuncia alla riscossione di tasse. Sennò si fa confisca, con perdita della proprietà.
Grazie Enrico,
per aver voluto condividere il tuo punto di vista.
Buon Vento