La scorsa settimana mi trovavo ad un corso con il mio compagno di banco Roberto.
Io appassionato e professionista della nautica lui uomo di mare, non che faccia il marinaio ma Livornese ed Elbano d’adozione, abbiamo intavolato il discorso delle barche e tra le questioni che mi ha posto, me ne ha fatta una che non mi è nuova: “Per me le barche devono stare al mare. Non ti sembra uno spreco avere la barca al lago?”
Siccome non è la prima volta che mi si pone la questione, e spesso mi arriva da persone che non hanno la barca, ho deciso di scrivere qui quello che di solito cerco di trasmettere.
Ovviamente il titolo è provocatorio, nel senso che il sale fa male all’organismo, come tutte le esagerazioni.
Non posso dire la stessa cosa per le barche. Qui la questione si complica un po, nel senso che le barche vengono costruite per gli ambienti salmastri e quindi sono preparate al peggio, ma questo non vuol dire che la corrosione non sia impegnativa e potentissima.
Sulle differenze tecniche però vorrei parlarne tra qualche riga, per ora mi voglio concentrare invece a chiarire qui, le risposte che spesso do a queste domande riguardo alla navigazione nei laghi.
Affronterò cinque argomenti principali, che sono a mio parere la fonte da cui arrivano le perplessità di chi, come Roberto, pensa che le barche debbano stare al mare e basta.
- Senso di libertà
- Navigazione con l’obettivo di trasferirsi in un altro luogo o al fine stesso di navigare
- Possibilità di vedere città diverse in poco tempo
- Poter navigare quasi sempre
- Potersi godere il sole cullandosi nell’acqua con il massimo relax
- La sensazione di libertà è una questione profondamente soggettiva ed il fatto che per molti la barca dona questa emozione, non è da rifarsi al fatto che se parto da Genova potrei girare il mondo, ma dal fatto che esco completamente dal mio ambiente nauturale fatto di cemento, auto e più o meno gente intorno a me.
A meno che tu non faccia il pescatore o lavori su una barca, di norma abiti su terra ferma e sei in un ambiente completamente diverso. Tutto questo per dirti che quella fantastica sensazione di mollare gli ormeggi dalla quotidianità ti viene trasferita dall’elemento acqua e non dal fatto che questa sia salata o dolce, che sia la sola cosa che vedi all’orizzonte oppure che sia limitata a qualche miglio.
Ovviamente un laghetto grande quanto una cava, non riesce a darti quella sensazione, ma sappi che esistono laghi come il Garda che hanno una larghezza che in alcuni punti supera le 9 miglia ( oltre i 17km)
- Se navighi con l’obiettivo di fare trasferimenti o crociere, qui non ci scappa che sia meglio navigare al mare, ma dire meglio non è molto corretto. Qui è necessario. Se devi spostarti via acqua da Genova alla Sicilia non penso che ci sia scelta.
Cosa diversa è se il tuo obbiettivo è quello di navigare al fine di navigare.
In questo caso infatti se ti trovi immenso nell’elemento acqua che tu stia facendo bordi con una barca a vela o tu stia passeggiando con una a motore, il fatto di avere la possibilità di finire in Cina, ti cambia poco. - In un mercato come quello italiano dove i natanti, e quindi le barche sotto i 10 metri sono quasi il 50%, e le imbarcazioni tra i 10 ed i 15 metri sono poco più del 40%, è naturale pensare che la quasi totalità della navigazione da diporto e/o turistica è fatta da escursioni in giornata.
Infatti sul totale dei 57 giorni di media di utilizzo delle barche, solo 6 sono di crociera e tutti gli altri sono di escursioni in giornata.
Detto questo, se tu hai un solo giorno da passare in barca che di media si traduce in 8 ore, normalmente ne navighi un massimo di 3 o 4.
Allora la domanda te la faccio io: ma dove pensi di poter andare in 2 ore ( 2h per andare e 2h per tornare) con una barca?
Il lago di Garda in questo senso vince sul mare siccome in un’ora di navigazione a 20 nodi puoi vedere anche tre piccole città o visitare le isolette. - Ti è mai capitato di non poter navigare per le avverse condizioni meteo oppure hai sentito qualcuno che non poteva uscire in barca a causa del mare grosso?Anche nel lago ci sono condizioni in cui è consigliabile non navigare ma normalmente non durano più di un giorno e non un’intera settimana come invece può accadere al mare.
- Se l’obiettivo è quello di goderti il sole e l’acqua nel massimo relax ed hai abiti per esempio ad un’ora dal lago, ottieni tutto quello che cerchi.
La cosa cambia se per andare al mare ci metti magari un paio d’ore d’autostrada o più.
In Conclusione, riguardo alle sensazioni ed alle possibilità che un lago ti da, non voglio sostenere la tesi che una cosa sia meglio o peggio rispetto ad un’altra ma solo che entrambe le soluzioni hanno pro e contro e non esistono appassionati di seria A o B a seconda del luogo di navigazione, ma solo differenze tra chi ama navigare oppure è un semplice proprietario di una barca.
Riguado alle questioni “tecniche”, io faccio sempre l’esempio di un’auto.
Come ti dicevo prima, il sale fa male anche se in piccole dosi. Fa male alla barca ovviamente o meglio, l’acqua dolce non è corrosiva mentre quella salata si.
Immagina di vivere in centro città ed avere due auto ed un solo garage. Partendo dal presupposto che le auto vengono prodotte per poter rimanere all’aperto, noterai comunque che l’auto che metti sempre in garage dopo 7 o 8 anni ha ancora la carrozzeria in ottime condizioni, incidenti a parte, mentre quella che parcheggi sempre in strada avrà un colore un po più sbiadito e magari qualche segno di corrosione in più.
Quindi la manutenzione al mare deve essere fatta con la massima cura siccome il salmastro non perdona, mentre l’acqua dolce del lago è molto più permissiva.
Come finale conclusione di tutto, il mio augurio è che tu possa navigare e sentirti bene, indipendentemente dal luogo dove pratichi la nautica in ogni sua forma e colore.
Le immagini sopra riportate sono tutti panorami del Lago di Garda.
Fonte dati: www.osservatorionatico.org
Buon Vento
Ciao Oscar
Mi è molto piaciuto il tuo articolo riassume in modo molto coerente quello che personalmente sostengo sempre nelle discussioni tra amici,
Alcuni di loro hanno belle barche ormeggiate all’ Elba oppure in Sardegna o Sicilia o Croazia, e mi dicono che in mare è tutta un’altra cosa etc.etc. Poi parlando scopro che le utilizzano solamente per 15 max 30 giorni all’anno e che escono per brevi “crociere” di qualche ora di cui buona parte passate a prendere il sole,
Personalmente utilizzo la mia imbarcazione, posizionata su un miserrimo lago maggiore, per 2 o 3 giorni alla settimana, sia d’estate che d’inverno col bello ed il cattivo tempo (salvo tempeste e temporali violenti) per circa 3 o 4 ore di navigazione per giornata, quest’ anno ho totalizzato circa 250 ore di navigazione. Quando vado al mare prendo una barca a noleggio per quei pochi giorni e spendo molto meno che i miei amici che tengono la barca ormeggiata ed inutilizzata quasi tutto l’anno,
Stessa cosa se dovessi venire sul Garda mi prenderei una bella barchetta a noleggio che mi costerebbe sicuramente meno del trasporto, alaggio e varo della mia.
Colgo l’occasione per porgerti i migliori saluti
Ciao
Luciano
Buongiorno Luciano,
mi fa molto piacere che l’articolo ti sia piaciuto e soprattutto sia arrivato il messaggio che voleveo esprimere.
Infatti come hai inteso anche tu, la mia volontà non era quella di voler squalificare le località di mare, ma invece
dare la giusta importanza a chi decide di navigare al Lago.
Ti ringrazio per il commento e alla prossima.
Buon vento
Oscar