Faccio subito uno schema in base al codice della navigazione vigente, poi sotto ti spiegherò velocemente le motivazioni.
- Barca con lunghezza fino a 9,99 mt non immatricolata: puoi cambiarlo senza chiedere a nessuno.
- Barca con lunghezza fino a 9,99 mt immatricolata: puoi cambiarlo facendo le pratiche in Capitaneria di Porto e pagare pochi euro.
- Barca con lunghezza dai 10 mt, quindi immatricolata, fino a 24 metri: puoi cambiarlo facendo le pratiche in Capitaneria di Porto e pagare pochi euro.
Voglio dedicarmi alla natica del piacere di navigare e quindi parlerò di barche non commerciali, ma ad uso ludico sportivo, che nel codice della navigazione viene definito diporto.
E’ necessario fare un distinguo tra il punto di vista:
- Tradizioni e dei credo
- Burocratici
Partiamo da quest’ultimo punto.
Che procedure devo effettuare per il cambio nome della mia barca?
Innanzi tutto vanno distinte le definizioni, cioè quella di barca e quella di imbarcazione.
Per il Codice della Navigazione italiano, con barca non si definisce le unità galleggiante avente dimensioni inferiori ai 24 m.
Queste si dividono in Natante, cioè barche lunghe meno di 10 metri e imbarcazioni con una lunghezza tra i 10 ed i 24 metri compresi.
Non voglio in questo articolo cacciarmi nelle analisi tecniche del sistema di misura utilizzato, o meglio, cos’è il fuori tutto o lunghezza di omologazione.
Siccome è un argomento che avrebbe bisogno di un articolo dedicato, ma prendiamo in modo semplice la differenza tra barche che hanno una targa e quelle senza.
Non lasciarmi ora, siccome nei prossimi passaggi farò chiarezza sulle cose che si possono o non possono fare e le varie motivazioni.
Quindi qui sopra abbiamo sviluppato il concetto che si può cambiare il nome
ma se hai un natante, ti basterà farlo o farlo fare, mentre se si tratta di un’imbarcazione dovrai fare prima il cambio sulla licenza di navigazione,
in pratica è il documento che se si parlasse di automobili, verrebbe comunemente chiamato libretto.
Tutt’altra questione riguarda le tradizioni e le leggende
La leggenda che ci arriva dei tempi dell’antica Grecia dove Poseidone, il dio del mare, avrebbe avuto un registro con i nomi di tutte le barche per cui non si poteva certo cambiare o ingannare Poseidone senza conseguenze.
Per cui non si potrebbe cambiare il nome ad una barca, siccome Lei ha un’anima come ricordato anche da Valerio Massimo Manfredi:
“Le navi hanno un’anima e una voce, e quando affondano salutano con un ultimo gemito straziante il loro comandante, prima di morire.”
Concludendo,
toccherà a te decidere quanto seguire le tradizioni oppure seguire quello che ti piacerebbe fare.
Buon Vento
Oscar Bellandi